cucciolissimi.org

Dopo un po' che fai volontariato pensi di essere pronto a tutto, pensi di sapere tutto sugli animali e niente sembra più farti provare emozioni. Scendi all'inferno quotidianamente e le tue ali si bruciano ma tu non te ne accorgi più. Il cuore batte sempre meno forte, gli occhi sono sempre meno sbarrati e la bocca assume sempre più la stessa espressione. Cammini come uno zombie ed eviti accuratamente gli sguardi dei carcerati. Impari a non fare promesse. Impari a non lasciare false speranze. Questo è il lavoro del volontario. Si entra e si esce da uno all'altro inferno con la stessa consapevolezza:non si possono salvare tutti. Non puoi dare una risposta a quel paio d'occhi che ti chiedono solo pietà. Non puoi accarezzare quel muso tra le sbarre che ti cerca di annusare. Non puoi stringere quella zampa che esce all'improvviso graffiandoti a sangue il braccio. No tutto questo non lo puoi fare. Quando risali l'inferno non ti giri mai, e impari ad usare frasi di convenienza con gli adottanti "guardi devo sentire il canile forse stamattina andavano a vederlo/a". Sai bene che non è vero, ma come spiegare a qualcuno che da certi inferni spesso si esce, ma mai sulle proprie zampe. Dovremmo essere forti, noi volontari. Ma non può essere sempre così. Purtroppo per quelli come noi, non è mai così. Ma c'è una cosa peggiore di quello che ho scritto. E' la possibilità di poterne salvare SOLO uno. E' la difficile scelta tra i figli. Voi scegliereste mai che figlio salvare, avendone tanti nelle medesime difficoltà?Come si può scegliere? Eppure a noi lo chiedete, spesso lo chiedete. E noi siamo costretti a farlo. Scegliere. Salvare per rinunciare. Salvare per dimenticare quanti invece ne continuano a morire, la in quell'inferno che il mondo ignora. Leggende metropolitane le chiamano, ma chi le chiama tali, non si è mai preso la briga di andare a verificare. Ed è per scelta che siamo qui a raccontare la storia di Trilly. Trilly lasciata in un canile di Roma solo perché non era un labrador puro. Trilly abbandonata senza un reale perché a pochi mesi di vita. Trilly che a 2 anni è stata trasferita in un inferno che si trova nel Lazio a pochi km da Roma. Trilly che quando è arrivata era talmente magra che credevamo morisse, ed ora invece eccola qua, bella come il sole e senza mai aver ricevuto una richiesta. Rinchiusa in un recinto, con una cuccia, acqua e cibo ma senza una casa. Trilly che ha paura dell'uomo e se la tocchi ti scodinzola piano piano facendosi la pipì addosso. Trilly che va d'accordo con tutti ma nessuno la vuole. Trilly che la notte dorme fuori la cuccia perché ha paura degli spazi piccoli. Trilly che chiede solo una possibilità. Trilly che è viva per miracolo. Noi, che per salvare lei abbiamo rinunciato ad altri, magari più bisognosi. Noi volontari abbiamo scelto di amarli e rispettarli, e di bruciare le nostri ali ogni giorno scendendo all'inferno anche per voi. Non vi chiediamo di capirci o compatirci, ma di adottare chi salviamo per aiutarci a salvarne ancora. Ogni giorno in più di Trilly in gabbia è un giorno in meno che abbiamo per salvarne un altro dai lager che POPOLANO la regione lazio. Chiudete gli occhi, aprite questa gabbia! Trilly 2-3 anni, taglia media contenuta (intorno ai 20 kg). Compatibile con tutti, ma ancora spaventata per il suo passato drammatico. Sarebbe fantastico se in casa fosse già presente un altro pelosino, magari un cane.

Si trova vicino Roma ma per buona adozione si porta in tutto il centro nord previ colloqui e firma modulistica d'adozione.

Per info Isabella D'Onofrio e Mizzy Serangeli 3474827380-3280533190  Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.