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Claudio li aveva raccolti poco meno di cinque anni fa, su un sentiero nei boschi, nei pressi della sua casa laziale.

Erano due pallottole di pelo bianco con gli occhietti neri, abbandonati forse da qualche pastore in una scatola. La notte prima Claudio aveva sognato la sua unica parente che aveva un cane. Sembrò un segno del destino.

Li prese in braccio e li portò nella sua casa con 1500 metri quadrati di giardino. Li chiamò con due nomi indiani Anam il maschio (Il senza nome) e Veda (un insieme di testi sacri in sanscrito della religione vedica)la femmina. Iniziò così l’avventura di queste due meraviglie della natura con il pelo e l’anima candida.

Anam e Veda sono fratello e sorella, lei è sterilizzata. Quando conobbi Claudio nel 2008 i suoi cani avevano meno di un anno. Gli brillavano gli occhi mentre mi raccontava del loro incontro e io, che trovo i cani gli esseri più splendidi che abbiano mai solcato il pianeta, rimasi affascinata da questa splendida storia che sapeva di destino.

Riporto le sue parole di oggi, a quattro anni di distanza: «Anam e Veda hanno una vita simbiotica tra loro e con noi (lui, moglie e bambino piccolissimo).Sono molto affettuosi, al limite della decenza, sempre pronti a stare insieme, richiedono coccole, sono tranquilli, ubbidienti e molto ma molto educati. Sono stati educati con amore e senza mai, ripeto, mai, essere stati maltrattati. Con loro bisogna parlare come a una persona, sono in grado di capire ogni cosa e cosa possono o non possono fare. Mai invadenti, sono sempre pronti a riconoscere nella gente l'aspetto più positivo. Mangiano una volta al giorno, la sera, una scatola di carne da 1kg divisa a metà con aggiunta di pasta e/o croccantini nella misura di meno di mezza ciotola grande a testa. Sono abituati al giardino e alla libertà, non hanno mai mostrato di volere una cuccia e/o spazi protetti, salvo la recinzione del giardino. Anche con la neve se la sono cavata bene. Non avremmo mai voluto trovarci in questa situazione ma tra quindici giorni dobbiamo trasferirci a Berlino per sempre e per loro là una casa adeguata, anche se l’abbiamo cercata disperatamente, non c’è».

Lo so che le parole che riporto possono sembrare inaccettabili, separarsi da due incantevoli componenti della famiglia per un trasferimento… Ma tant’è, lasciamo perdere i giudizi morali e, per favore, anche se è assurdo pensare di sistemare due maremmani di grossa taglia a metà luglio, proviamoci! E’ una missione impossibile ma proviamoci! Tutti e due sono abituati a essere dolci con bambini di pochi mesi.

Soffriranno tanto per la perdita dei loro cari. Ci vorrebbe un’adozione definitiva e istantanea ma ai miracoli non ci credo molto. Almeno cerchiamo qualcuno disposto a dare uno stallo temporaneo di 5 o 6 mesi in attesa che Claudio riesca a trovare una sistemazione berlinese anche per queste due anime innocenti e fatate. SI TROVANO NEL LAZIO ANCORA A CASA ORA MA NON SANNO COSA HA IN SERBO IL DESTINO PER LORO: MANCANO SOLO 15 GIORNI E DOPO CHE NE SARA’ DI LORO?

Grazie a tutti. Giorgia

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