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Salve mi presento, anche se non so molto bene come si fa. .
Io sono Sarino, mi hanno chiamato così perché quando arrivato in quel posto dimenticato ero talmente piccolo che entravo in due mani. . . eppure. . . . eppure già ero stato abbandonato.
Sono nato d'inverno, almeno così mi dicono. E sono cresciuto in una gabbia, guardando il mondo da quelle grate. Le vedevo ogni giorno più piccole, ogni giorno era più difficile per me attraversarle finché un giorno smisi di provarci e mi rassegnai a guardare il sole a quadratini.
Il mio primo anno è volato così, tra una carezza fugata e uno sguardo pietoso. Ma io non lo capivo, salutavo entusiasta i miei compagni di cella sventurati come me, nuovi amici, nuovi arrivi ma poi non so perché tutti volevano andare via. Tutti se ne andavano via. Venivano e andavano. Ed io sempre lì. Troppo piccolo per qualcuno, troppo grande per qualcun'altro.
Dicevano che non ero bello, con quelle strane orecchie. Dicevano che il mio pelo era troppo lungo per vivere in appartamento. Ma troppo corto per vivere fuori.
Insomma non andavo mai bene. Così mi un giorno anche il mio ultimo amico è uscito e sono rimasto in quella gabbia da solo. . .
La solitudine è brutta lo sai? Io l'ho capito e fin troppo bene. L'ho capito perché quest'inverno a Natale io ero solo mentre fuori scendeva la pioggia. Ero solo mentre mi guardavo intorno e non vedevo altro che occhi tristi come i miei. Ero solo quando mi sono reso conto che non so cosa voglia davvero dire essere parte di qualcosa. Far parte di una vera famiglia.

Gioivo di quei momenti in cui uscivo, ero libero, indipendente, allegro. E quei momenti riempivano le mie nottate, i miei sogni. Poi l'altro giorno si è aperta la mia gabbia e senza capirci nulla mi sono ritrovato in un box piccolo di una macchina, tante lacrime e tanti arrivederci. Non capivo nulla, avevo solo tanta paura.
E poi un posto nuovo, freddo, ansia, paura e quelle carezze. Mi sono sentito così bene che mi sono addormentato come quando ero spensierato e cucciolo, sembra una vita fa invece sono solo un paio d'anni fa o poco più.
Ma era solo uno dei miei sogni, forse, perché il risveglio, come al solito è stato amaro. Di nuovo un box, una cuccia una ciotola di pappa e acqua.
Nulla di più delle solite stelle e della solita luna fatta a quadratini, più piccoli però.
Mi sono rassegnato a questa vita, forse è questo ciò che merito e niente di più.
Forse non ho fatto abbastanza il bravo. . . o forse ho sbagliato a scrivere la lettera a Bau-Natale. Avevo chiesto una casa, invece sono ancora solo.
Dunque è questo ciò che davvero merito?
Firmato
Sarino, cucciolotto di 2-3 anni, tg medio contenuta derivato Border bollie-Australian Shepherd

Ora si trova a Roma, adottabile in tutto il centro nord previ colloqui e firma modulistica d'adozione.
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