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Canile di Velletri(RM)
Pico è un sopravvissuto e un ergastolano del canile.
E’ stato abbandonato appena nato e una volontaria lo ha allattato e cresciuto, lui ce l’ha fatta, ha lottato contro la morte, ma nessuna famiglia è mai venuta a prenderlo.
Così Pico dal 2004, da quando era un cucciolo, vive una vita che non ha mai accettato.
Perché Pico odia vivere in una gabbia, vorrebbe stare sempre fuori, a correre ed esplorare, anche ora che ha 8 anni.
Purtroppo la situazione di Pico è disperata, perché è affetto da displasia e le zampe posteriori iniziano a cedere.
Abbiamo paura che smetta di camminare, in tal caso non potrebbe sopravvivere in canile.
Si ritrova a cadere improvvisamente mentre sta correndo nel prato, ci guarda con gli occhi smarriti, si rialza e se ne va, stavolta più lentamente, afflitto e incredulo.
Pico si è rovinato in canile, è diventato diffidente nei confronti degli estranei per cui ci vuole sempre un po’ di tempo per abituarlo alle persone nuove.
Con le persone che conosce è un cane affettuoso e giocherellone, ama molto stare in compagnia.
L’unico sollievo alla sua vita da recluso è il bagno nella sua piscina estiva, che adora.
Gli piacciono molto i wurstel come premio e gli ossi di bufala che si sgranocchia tenendoli fra le zampe.
Per lui è necessaria un’adozione in una casa con il giardino perché non gli piace molto andare a spasso al guinzaglio, preferisce la libertà.
Pico è un incrocio lupo cecoslovacco di taglia grande, ha il microchip, è sterilizzato, vaccinato ed è negativo alla leishmania.
Verrà portato in adozione in tutto il centro-nord con il suo libretto delle vaccinazioni e la scheda clinica, previo controllo di preaffido.
Pico spera ancora di trovare la libertà, non vuole morire in canile.
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AGGIORNAMENTI A APRILE 2013
E' QUESTIONE DI VITA O DI MORTE! VI PREGO DI LEGGERE LA SUA STORIA!
23 Aprile 2013 - Canile Comunale di Velletri (Roma)
Era il lontano 2004, una mattina come tante, in cui le volontarie si recano al canile.
Davanti al cancello una scatola di cartone con dentro due cuccioli, gli occhi ancora chiusi, strappati prematuramente alla loro mamma.
Una volontaria li prende con se, li allatta e li cresce.
La femminuccia è più carina e affettuosa e viene subito adottata.
Il maschietto purtroppo non lo vuole nessuno e completato lo svezzamento finisce in canile.
Fin da subito mostra un carattere ribelle, non accetta collari ne costrizioni di alcun genere.
La vita in canile era dura e a sei mesi viene attaccato da un altro cane, ferendosi un orecchio che resterà piegato per sempre.
A sette mesi finalmente l'adozione...
La sua nuova mamma abita sola e si fanno compagnia a vicenda.
Lo chiama scherzosamente Serpico, abbreviato Pico.
Lui è libero di correre, di essere se stesso, fa ciò che vuole fare.
Ma la sua mamma è anziana e quando Pico ha circa un anno, lei ha un infarto.
Viene portata via e Pico torna in gabbia.
Dopo aver vissuto libero e amato per gli unici sei mesi della sua vita, di nuovo il canile.
A questa tragedia seguono altri due tentativi di adozioni fallite entro i due anni di età, poi più nulla.
Pico ha un carattere difficile e nessuno lo capisce.
Pico inizia ad invecchiare, il freddo e l'umidità gli consumano le ossa,
il suo carattere cambia e diventa più trattabile, ormai non è più un cucciolone.
Eccolo li, in queste foto.
Non ha la bocca spalancata e la lingua di fuori perché è felice.
Non ha la testa piegata da un lato perché vuole giocare.
E' COSI' PERCHE' HA AVUTO UN ICTUS.
OGGI l'abbiamo trovato che barcollava nel suo box, non si reggeva in piedi...
Pico morirà entro pochissimo tempo
se non troviamo una sistemazione diversa dal canile.
Ha riportato gravi danni neurologici, non è in grado di cavarsela da solo,
tanto meno di vivere in canile.
Pico è nato in gabbia, cresciuto in gabbia e ora morirà in gabbia.
Un ergastolano, prigioniero senza colpa, condannato a morte.
Sono 9 anni che vive una vita d'inferno, fin dalla sua nascita, una vita senza senso,così come lo sarà la sua morte.
Ora è solo, sulla sua coperta, intontito dai farmaci.
PICO HA PAURA.
Pico ha diritto di morire a casa.
Vi prego aiutateci a fargli vivere gli ultimi attimi circondato dall'amore e dalle cure di persone che possano amarlo e accettarlo così com'è, con i suoi pregi e i suoi difetti, con la sua malattia.
Pico è un incrocio lupo cecoslovacco di taglia grande, ha il microchip, è sterilizzato, vaccinato ed è negativo alla leishmania.
Su amorevole richiesta di adozione verrà portato in tutto il Centro e Nord previa visita di preaffido.
Per la sua adozione URGENTISSIMA contattare:
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OTTOBRE 2013 : Pico sta morendo .....
PICO STA MORENDO, QUESTO NON E' IL SUO APPELLO, E' IL SUO GRIDO DI DOLORE...
E' UNA STORIA LUNGA, UN APPELLO TROPPO PROLISSO?
LEGGETELO FINO IN FONDO E SOLO COSI' POTRETE CAPIRE LA TRAGEDIA DI QUESTO CANE, SI MERITA ALMENO QUESTO...
PICO SPERA ANCORA DI NON MORIRE DA SOLO...
11 Ottobre 2013 - Canile Comunale di Velletri (Roma)
Era il lontano 2004, una mattina come tante, ti hanno trovato davanti al cancello del canile dentro una scatola di cartone, insieme alla tua sorellina.
Strappati prematuramente alla vostra mamma, avevate ancora gli occhietti chiusi.
Una volontaria vi ha preso con se, vi allattati e cresciuti.
La tua sorellina, più carina ed affettuosa, è stata subito adottata.
Per te nessuna adozione e quando sei stato svezzato finisci in canile...
Fin da subito mostri un carattere ribelle, non accettavi collari ne costrizioni, sei uno spirito libero, testardo e indipendente.
La vita in canile allora era molto dura e all'età di sei mesi vieni aggredito da un altro cane, ti ferisce ad un orecchio che resterà piegato per sempre.
A sette mesi il miracolo, arriva l'adozione...
La tua nuova mamma abitava da sola e vi facevate compagnia a vicenda.
Ti chiamava scherzosamente Serpico, abbreviato Pico, che poi è rimasto il tuo nome.
Eri libero di correre, di essere te stesso, di fare ciò che desideravi.
Ma come la vita a volte all'improvviso ci dona tanta felicità, altrettanto in fretta è in grado di togliercela...
La tua mamma era anziana e quando tu avevi circa un anno, lei subisce un infarto...
Viene portata via dalla sua famiglia, in una casa in cui non ti è possibile seguirla, così finisci di nuovo in gabbia...
Conosco lo sguardo di un cane dopo il rientro da un'adozione, posso solo immaginare la tua disperazione, il dolore che hai potuto provare vedendoti di nuovo rinchiuso in quel maledetto box, che è diventato la tua prigione a vita.
Nessuno ti comprende, altri due tentativi di adozione falliti a causa del tuo carattere difficile, poi più nulla...
Con il tempo hai iniziato ad invecchiare, il freddo e l'umidità dei lunghi inverni passati in canile ti hanno consumato le ossa, il tuo carattere è cambiato e sei diventato più mansueto, come ogni vecchietto, ormai non hai più la grinta del cane giovane che vuole imporsi, ormai non ne hai più bisogno...
E una mattina di aprile la tragedia...
Ti troviamo così, dopo un ictus, con la testa piegata, barcollante, nemmeno ci riconoscevi...
La disperazione, le lacrime non servono a nulla, sappiamo che è soltanto questione di tempo, sappiamo che ci stai lasciando...
Poi i danni neurologici iniziano a rientrare, la testa più dritta, un barlume di speranza, magari potrai vivere più del previsto, magari nel frattempo avverrà il miracolo dell'adozione...
Ma non c'è nessun miracolo per te Pico...
All'improvviso hai iniziato a respirare con fatica, a dimagrire e abbiamo scoperto che anche il tuo cuore ti sta abbandonando...
Ora hai la cardiomiopatia dilatativa, una malattia che porta alla morte in tempi brevi, anche se trattata.
Ma tu resti sempre un guerriero, ogni mattina quando arriviamo in canile, ti alzi dalla tua branda e aspetti davanti alla porta del box qualcuno che venga ad aprirti, dopo cinque minuti di uscita nel recinto non ce la fai più per l'affanno, ci guardi come se ci stessi chiedendo "perchè proprio a me?"...
Allora rientriamo insieme, ti metti in branda per riposarti, ma non vuoi restare solo, mi metti la testa sulle gambe, mi spingi la mano con il muso per cercare carezze e conforto, sento che hai paura...
Vorrei fare di più ma io non posso aiutarti, non posso salvarti dalla tua malattia e l'unico modo che ho per farti uscire da questa galera, è quello di dare voce alla tua storia, alla tua tragedia e alla tua fine che si sta avvicinando inesorabile...
Sei nato in gabbia, cresciuto in gabbia e morirai in gabbia, prigioniero senza colpa...
Pico è un incrocio lupo cecoslovacco di taglia grande, ha 9 anni.
E' chippato, vaccinato e sterilizzato, negativo alla leishmania... servono a qualcosa queste informazioni ora che sta morendo? Non lo so...
Indossa la pettorina fissa per poter essere portato fuori perchè non ama essere maneggiato, quando viene visitato dobbiamo mettergli la museruola, ma in generale è un cane molto affettuoso e non aggressivo.
Da giovane tendeva a sopraffare gli altri cani perciò è stato messo in box da solo, ora che è malato continua a stare solo per ragioni di sicurezza, gli altri cani potrebbero aggredirlo nello stato in cui si trova.
Non vogliamo trovare il suo freddo cadavere nel box, vi preghiamo TUTTI di condividere il suo appello, noi speriamo ancora che Pico possa morire in una casa, circondato dall'affetto di una famiglia che gli tenga la zampa nel momento in cui i suoi occhi si chiuderanno per sempre...
Lo portiamo in tutto il centro e nord previa visita di preaffido.
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Claudia 338.7034771 Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
DICEMBRE 2013 - riportiamo cosa dicono le volontarie, è commovente saperlo a casa, è straziante pensare a quanti Pico sono nei canili, un cane non può, non deve vivere la sua vita in un canile. Da parte di Cucciolissimi ti auguriamo buona vita tesoro !!
12 DICEMBRE 2013 - PICO ADOTTATO...
NON GIOIREMO NE METTEREMO PUNTI ESCLAMATIVI, MA SOLTANTO PERCHE' PENSIAMO CHE NESSUN CANE DOVREBBE TROVARE ADOZIONE SOLO ALLA FINE DELLA SUA VITA...
COMUNQUE PICO SI SPEGNERA' IN UNA CASA, SPERIAMO IL PIU' TARDI POSSIBILE E SENZA SOFFERENZA, SE COSI' NON FOSSE PICO AVRA' IL SUO VETERINARIO AD ASSISTERLO...
SI E' ABITUATO FIN DA SUBITO ALLE PAPPE BUONE, MANGIA IL CUCINATO E NON VUOLE PIU' SAPERNE DEI BOCCONI IN SCATOLA, DORME SULLE COPERTE DAVANTI AL TERMOSIFONE E LA NOTTE HA LA LAMPADINA NOTTURNA COSI' PUO' MUOVERSI CON TRAQUILLITA', NON SPORCA MAI IN CASA, GLI VERRA' FATTO UN CAPPOTTINO SU MISURA PERCHE' AL MOMENTO NON SI E' TROVATO UNO ADATTO ALLA SUA LUNGHEZZA...
ALLEGHIAMO QUALCHE FOTO DI PICO, FORSE PENSA DI ESSERE GIA' IN PARADISO...
< Prec. | Succ. > |
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