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Domani le norme di sicurezza.

TORINO
Il cane giusto per la persona giusta. E' questa l'estrema sintesi di Carla Rocchi, presidente dell'Enpa, per definire la nuova ordinanza «sulla tutela dell'incolumità pubblica dall'aggressione di cani» che domani sarà presentata dal sottosegretario alla Salute Francesca Martini.

Via l'«inutile black list, tra i quali razze semisconosciute» precisa il sottosegretario e corsi di preparazione e patentino per chi vuole tenere cani di grossa taglia e impegnativi, responsabilità penale per i padroni di cani che aggrediscono persone. Inutile dire che valgono ancora norme che sono leggi da anni come il guinzaglio e la museruola nei luoghi e sui mezzi pubblici.

«Siamo soddisfatti e molto della nuova ordinanza» (Enpa), «Siamo convinti sia migliore di tutte le ordinanze precedenti» (Lav), «Bene, ma adesso non finisca come le solite cose all'italiana, fatta la legge nessuno la rispetta» (Aidaa). Un'ovazione più che bipartisan. «L'accordo è un risultato ottenuto perché tutti a quel tavolo avevano lo stesso obiettivo: l'amore per gli animali. Sirchia era fobico per i cani per questo aveva creato quell'assurda black list» racconta Carla Rocchi. A quel tavolo Francesca Martini ha riunito associazioni, medici veterinari, aziende sanitarie, Regioni e enti locali, tutti gli attori di un settore che poi si troveranno a gestire le regole di convivenza tra proprietari di cani e non.
Nell'ordinanza le regole fondamentali sono l'educazione, la formazione e la responsabilizzazione dei proprietari. Niente «lista nera» perché ogni cane può essere potenzialmente rischioso, ma responsabilità civile e penale dei proprietari dell'animale, e per i cani che già hanno dato segni di aggressività polizza assicurativa obbligatoria.

Poi la parte che un po' difende anche i cani: divieto di ogni metodo di educazione all'attacco che stimoli l'aggressività come l'utilizzo di manicotti e bastoni, o l'uso dei collari elettrici. Le regole valgono due anni ma come ha anticipato il sottosegretario: «Contiamo di proporre un disegno di legge prima che scada». Ancora qualche dettaglio: oltre il «patentino» dopo corsi ad hoc, l'obbligo del guinzaglio lungo massimo 1,5 metri per tutti i cani, e museruola che va sempre portata appresso e indossata in caso di necessità. E ancora: i veterinari saranno chiamati a segnalare alle Asl i cani che hanno già dato qualche segno di aggressività che saranno inseriti in un registro. In verità un disegno di legge molto simile, ma regionale, era stato presentato in Piemonte nel novembre del 2007, stabiliva appunto una serie di corsi per «cani e padroni buoni cittadini» e i controlli da parte dei veterinari fin dalla prima visita al cucciolo, oltre al registro di cani e padroni particolarmente a rischio, come persone con precedenti penali e proprietari di pit-bull. «L'ordinanza è buona e speriamo venga rispettata - commenta Lorenzo Croce presidente Aidaa -, e serve una legge per regolamentare il settore, ci auguriamo che questo sia il primo passo. Poi i trasporti: non c'è più la lista nera, che ne sarà delle regole di Trenitalia, che aveva vietato i vagoni ai cani "pericolosi"? E i soldi per la lotta al randagismo? Quest'anno ci sono stati tagli per più di un milione di euro che nel prossimo triennio si moltiplicherà per cinque. Siamo soddisfatti di quello che fa il sottosegretario Martini ma non basta».

Fonte e link all'articolo: LAZAMPA.it

Ultimo aggiornamento: Giovedì 05 Marzo 2009 15:00

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