Settembre 2014: Testimonianza di Eleonora Palazzetti
In precedenza nel suddetto evento l’avcpp era intervenuta spesso con post dei suoi lavoratori e “volontari”, presidentessa compresa, senza mai dare notizia del tumore di cui, invece, era a conoscenza da parecchi mesi.
Ovviamente la persona che lo aveva chiesto in adozione in buona fede ha creduto alle parole dell’avcpp e si è tirata indietro. Ma la notizia era già in internet e ne ero già stata avvisata.
Così lunedì 8 settembre 2014 contatto l’Ufficio “adozioni” avcpp e chiedo di adottare un cane senza indicare quale per evitare di non trovarlo in canile e per vedere se ci fosse un altro cane più urgente da adottare.
Ricordo, per chi non lo sapesse, che sono una volontaria (non avcpp, ci tengo molto a precisarlo) autorizzata direttamente dal Comune di Roma a svolgere attività di volontariato nei canili comunali ed a preparare e pubblicare appelli per la ricerca di adozione dei cani.
Ricordo a tutti che ho denunciato numerose volte l’avcpp alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma (denunce ancora in corso, nonostante le bugie inventate dalla presidentessa avcpp Simona Novi che, invece, sicuramente è indagata avendone anche diverse altre depositate da vari enti ed associazioni), e che svolgo da tanti anni volontariato proprio presso il canile ex Poverello.
Avcpp mi fissa, dunque, un appuntamento per il giorno dopo.
Il 9 settembre 2014 sono, quindi, andata in canile con un testimone e mi sono fatta mostrare tutti i cani del canile domandando anche notizie alla responsabile sanitaria presente che subito ha obiettato che non avrei dovuto chiederle su tutti ma solo sul cane che avrei scelto: ho fatto notare che, invece, proprio perché dovevo fare una scelta ponderata, avevo bisogno delle DOVUTE informazioni. E’ pagata profumatamente con soldi pubblici anche per questo.
Abbiamo girato il canile e ad un certo punto mi hanno detto che erano finiti i cani, ma ho subito evidenziato la mancanza di 3 cani: Dado, Byron e Poldo. Dove erano finiti? La risposta della responsabile sanitaria Beatrice Spanò è stata “tutti ricoverati in clinica”, aggiungendo alle mie domande sulla motivazione dei ricoveri “Dado per ordinari controlli”, “Byron per ordinari controlli” e, visto che tanto era già uscito in internet, “Poldo per un
tumore”.
Ho fatto presente di essere passata l’altro ieri davanti il canile e di aver visto Poldo che veniva portato proprio all’entrata, era stato quindi ricoverato il giorno dopo?
La responsabile ha affermato che tutti e tre i cani erano stati ricoverati il giorno prima (del mio appuntamento in canile) nella clinica del loro veterinario dott. F.C.
Il giorno prima…proprio il giorno che avevo chiamato l’avcpp per adottare un cane…
Da evidenziare, visto che ormai è chiarissimo che sono trapelati all’avcpp i nomi dei cani che erano stati indicati in un fax dall’Associazione Cucciolissimi Onlus al Comune per essere dalla stessa adottati e che non lo sono stati per ostruzionismo dell’avcpp (vedi
http://www.cucciolissimi.net/parlano-di-loro/cani-gatti-a-co/19658-avcpp-nega-una-casa-a-3-cani-anziani-detenuti-presso-il-canile-di-vitinia-ex-poverello), come i cani mancanti su 75 siano “casualmente” quelli scelti. Che casualità su 75 cani!!!!!!!!!!Ma la cosa peggiore che verrò a scoprire dopo dalla voce del loro veterinario è che né Dado né Byron sono stati ricoverati. Sono evidentemente stati spostati a casa di qualcuno o nascosti nel container del canile per non farmeli trovare.
E si scoprirà pure l’inutilità del ricovero di Poldo avvenuto, guarda caso, proprio il giorno prima che andassi in canile per poco sangue che gli usciva dal tumore (tra l’altro, già accaduto nei giorni precedenti come affermato dal veterinario) e per valutare l’eutanasia, peccato che poi si siano viste le condizioni del cane che, secondo i canoni avcpp (la sola mancanza di appetito) canoni ovviamente solo suoi, non sarebbe stato soppresso.
Un ricovero inutile richiesto dall’avcpp il giorno prima che andassi in canile, chissà perché…
Ma di questo parlerò in seguito.
Ritorniamo alla risposta data dalla responsabile sanitaria avcpp “Poldo è in clinica”: subito faccio presente quale è la mia scelta, alla notizia del ricovero senza il minimo dubbio adotterò Poldo.
Allora le due dipendenti dell’ufficio “adozioni” avcpp iniziano a dire, insieme alla responsabile sanitaria, che è il caso che senta per telefono il loro veterinario dott. F.C.
Faccio presente che ci posso parlare direttamente in clinica dove intendo andare subito a prendere Poldo. La responsabile sanitaria si allontana e si mette al telefono.
Dopo un po’ di minuti, riesce fuori ed insiste per farmi chiamare quel veterinario, lo faccio e lo stesso prima fa finta di non capire chi sono e che non sa perché lo sto chiamando e poi, invece, si contraddice da solo affermando che la Spanò poco prima gli ha spiegato che voglio prendere Poldo in clinica…
Il veterinario mi fa presente che da parecchio tempo, sicuramente 5/6 mesi, sanno del tumore di Poldo.
…da parecchio tempo…eppure avcpp non lo ha comunicato a nessuno magari pubblicando un suo urgente appello in cerca di adozione, nemmeno agli utenti dell’evento facebook che, ignari, continuavano a far girare inutilmente l’appello di un cane che avcpp MAI avrebbe fatto uscire, prendendoli così in giro postando tramite suoi dipendenti e ”volontari” notizie senza rilevanza del tipo “la toletta” o “la passeggiata nel verde” fatte fare al povero “poverello” canetto.
Quando chiedo al veterinario se sia loro intenzione sopprimerlo il giorno stesso, risponde di no: quindi, aggiungo che non ci dovrebbero essere problemi per lui nel dimetterlo e, a quel punto, risponde di sì ma che deve avere l’autorizzazione dalla Spanò e così gliela ripasso al telefono dicendole
che il dottore ha detto che Poldo può uscire.
Il tutto ovviamente alla presenza del testimone e non solo.
A quel punto iniziano le solite scene a cui ho assistito, purtroppo, tante volte negli anni sia quando adottavo io che con altri adottanti, vale a dire cambiano le parti nel personale avcpp ed i problemi iniziano a farli le due dipendenti dell’Ufficio “adozioni”: il cane esce solo in “affido temporaneo” per loro.
Per chi non lo sapesse l’affido temporaneo comporta che non si ha la proprietà del cane.
Faccio notare che sono anni che adotto cani anziani e terminali e che non c’è motivazione per fare un “affido temporaneo”, vista la mia esperienza. Si impuntano e dicono che loro devono sentire il dottor F.C. cosa mi dice e che, guarda caso, non possono però venire in clinica. Insisto dicendo che è il loro veterinario di cui si fidano da anni e, quindi, cosa dovrebbero sentire di diverso da lui rispetto a quello già detto per telefono?
Dopo una lunga discussione, una delle due se ne esce dicendo che l’adozione la posso fare giorni dopo (quindi, non hanno alcuna intenzione di valutare l’eventuale soppressione)… a meno che non voglia tornare il giorno dopo e, in questo caso, farebbero dimettere il giorno stesso il cane e lo riporterebbero in canile (???), specificando che potrà poi uscire in adozione il giorno dopo solo se ci sarà il veterinario in canile...
Che senso ha tutto ciò?????????
Lo avrei trovato il giorno dopo???
O sarebbe spuntata la solita fantomatica “volontaria storica” che proprio il pomeriggio prima avrebbe deciso di adottarlo???
Siccome sono dotata, per loro sfortuna, di intelligenza, ho insistito per portare via subito il cane dalla clinica non essendoci problemi di salute del cane tali da impedirne il rilascio, come affermato dal veterinario.
E così le due stipendiate avcpp si sono rifiutate di firmare comunque il modulo di adozione e si sono rivolte alla più alta in carica - la responsabile sanitaria lì presente - per essere autorizzate a procedere. Quest’ultima, capito che non avrei ceduto di un passo stante le valide ragioni che avevo, ci ha pensato e ha detto che con una delle altre due dipendenti mi avrebbe accompagnato in clinica. E devo dire saggia decisione visto che già mi ero messa a telefonare per protestare alla proprietaria dei cani, Roma Capitale, i cui telefoni rispondevano però occupati, quindi questione di minuti.
Siamo così andati con due macchine alla clinica del dott. F.C. che mi ha chiesto cosa volessi sapere su Poldo che non mi avesse già detto al telefono e gli ho risposto, infatti, nulla. Cosa avrebbe dovuto dirmi secondo le dipendenti avcpp che avrebbe impedito l’adozione????? Un mistero.
Mentre mi stavano preparando i documenti, è stato portato Poldo all’ingresso: il tumore è enorme, il muso completamente deformato ed il canetto è scheletrico in tutto il corpo.
Chiedo al veterinario se sia sotto antidolorifici, la risposta è NO, non gli sono mai stati somministrati nemmeno in canile.
Ricordo a tutti che il veterinario può consigliare la terapia da seguire, ma è poi il proprietario a dover dare l’autorizzazione.
Non è il primo cane malato di tumore che adotto a cui non viene fatta dall’avcpp alcuna terapia del dolore e basta vedere anche solo dalle foto per capire che un tumore del genere che ti sposta e deforma tutta la bocca facendo addirittura cadere i denti, di certo non può non provocare dolori.
Eppure avcpp si vanta ovunque di curare i cani sottolineando a spese proprie, senza però dire che paga i veterinari a cui si rivolge con le donazioni dei cittadini per poi farsi rimborsare dal Comune!
Un’altra casualità nel frattempo: la dipendente dell’ufficio “adozioni” presente in clinica che non è una semplice dipendente preposta ma è proprio la responsabile dell’ufficio stesso, dimentica – sempre casualmente, ovviamente – di compilare e consegnarmi proprio il modulo del passaggio di proprietà, mentre mi viene dato solo quello della “richiesta adozione”. La proprietà, quindi, sarebbe rimasta comunque a loro. Ma la sottoscritta, che non ha la sveglia al collo, aspetta di sapere se può andare via e, dopo la conferma della dipendente, glielo fa notare. Finalmente, dopo esserselo fatto inviare dall’ufficio via e-mail presso lo studio del veterinario, viene compilato il suddetto modulo che, guarda caso, la dipendente nemmeno aveva! Se non è stato fatto apposta, dove sta allora la ventennale esperienza dell’ufficio “adozioni” sbandierata ai quattro venti dall’avcpp???
Mentre attendo che scarichi il modulo, chiedo al dott. F.C. come stanno Dado e Byron: lo stesso risponde che non ricorda chi siano, gli descrivo i cani e mi dice che da giorni non li visitava in canile perciò non sapeva dirmi. Faccio allora la domanda diretta: ma non sono ricoverati? E lui “NO”.
Ecco l’ennesima bugia delle dipendenti avcpp: hanno appositamente ricoverato ieri senza motivo Poldo e portato sempre ieri chissà dove Dado e Byron, il tutto per non farmeli trovare in canile.
Ne avrei tante altre di bugie dette da aggiungere, ma vi ho riportato “solo” quelle essenziali per capire come per l’ennesima volta avcpp abbia cercato di non far uscire i cani in adozione.
…Poldo: in macchina faceva una tenerezza infinita appiccicato al finestrino a guardare fuori il vero mondo che per un’intera vita gli era stato impedito di conoscere. Arrivato nella mia casa, ha iniziato ad odorare tutto il giardino e la stanza dove si è poi messo a dormire.
Le foto che, invece, vedete qui sotto non sono quelle di un cane sorridente ma di un cane costretto a stare con la bocca aperta dal tumore e non solo.
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