il triplo dei fondi destinati agli anziani) Più soldi ai cani che ai nonni
Erica Dellapasqua Arrotondata, la cifra è di 6 milioni di euro: il Comune di Roma, all’anno, spende per il mantenimento di cani e gatti alloggiati nelle strutture pubbliche o private convenzionate...
Arrotondata, la cifra è di 6 milioni di euro: il Comune di Roma, all’anno, spende per il mantenimento di cani e gatti alloggiati nelle strutture pubbliche o private convenzionate il triplo di quanto destinato al servizio di teleassistenza per gli anziani. Paragone impietoso che però spiega anche il tentativo (poi fallito) dell’amministrazione, a fine settembre, di rivedere uniformandole le tariffe stabilite coi vari gestori: un tot al giorno ad animale, era la proposta, e non più un forfettario che prescinde – grande anomalia – dal numero di cani e calibrato anzi su quello dei dipendenti. Alla fine la rivoluzione si è trasformata in una provvisoria sforbiciata, 236mila euro anziché 335mila al mese per l’unico soggetto, l’Associazione volontari canile di Porta Portese (Avcpp) che dal 1997 in regime di affidamento diretto si occupa dei quattro canili comunali, e un taglio medio di 50 centesimi ad animale per i convenzionati, in entrambi i casi con la promessa da parte degli uffici – almeno così dicono i gestori - di riportare gli stanziamenti agli standard precedenti ìnon appena il bilancio lo permetterà”.
L’argomento è delicato, sugli animali non si scherza e neppure sui costi necessari al loro mantenimento. Con pochi soldi, però, lottano per la sopravvivenza anche le associazioni, che si contendono cani e finanziamenti spesso ingaggiando un’improbabile caccia alle streghe che, di norma, intende azzerare i «colleghi» non sovvenzionati dal pubblico, come nel caso del Parrelli, il cui sequestro a inizio ottobre è stato valutato come «un’opportunità di estrema importanza dal punto di vista politico». Quando la denuncia diventa facile, anche diffide e prescrizioni dei medici veterinari assumono pesi diversi: succede per esempio che, mentre il Parrelli chiude, l’ex Poverello – ancora in attesa dell’autorizzazione sanitaria – risulta occupato dalla stessa Avcpp, nei fatti il Comune paga chi non ha ottemperato all’obbligo di trasferire gli animali in un luogo più idoneo.
Tornando ai costi, come detto dopo la presa di posizione dell'amministrazione il quadro è in movimento. L’Avcpp ha firmato una nuova convezione per ottobre e novembre, 236mila euro anziché 335mila al mese, per la gestione dei quattro canili comunali Muratella, ex Poverello, ex Cinodromo, e Valle dei Cuccioli, che stando ai dati di Avcpp a fine settembre ospitavano complessivamente 1.020 cani e 60 gatti: solo Muratella, che ha un’autorizzazione sanitaria per un massimo di 399 cani, negli stessi spazi ne conta 750. Diversa la situazione per i convenzionati, suddivisi tra privati, Valle Grande sulla Braccianese e Villa Andreina ad Acilia, e associazioni di volontariato, Mente Naturale, Code Felici, Panda, la Casetta dei Gatti, Azalea e Porta Portese. Per tutti loro il Comune calcola non un mensile come avviene per Avcpp bensì una cifra media al giorno ad animale, si spazia dai 3,80 ai 4,50 euro al giorno a cane, e dai 2,50 ai 4 euro al giorno a gatto: la sola differenza, tra privati e associazioni, è che nel primo caso si riconosce al gestore anche l’Iva (per esempio la quota di 4,50 euro a cane sale a circa 6 euro). Le intenzioni dell’amministrazione non sono ancora chiare: «Da gennaio 2013 prendiamo 4,50 a cane, anche se siamo molto in ritardo coi pagamenti, ora hanno ridotto la quota a 3,80 ma solo fino a dicembre, ci hanno detto per motivi di bilancio», spiegano da Mente Naturale. Più o meno stesse promesse alla Casetta dei Gatti: «Ci riconoscono 3,80 euro a gatto, a settembre con una lettera il Comune annunciava di voler diminuire le convenzioni, poi ne ha inviata un’altra per assicurare che invece si sarebbero reperiti i fondi e avrebbero fatto una specie di conguaglio». Partendo comunque dagli standard medi per cani e gatti, e cioè rispettivamente 4,50 e 4 euro al giorno, la cifra che salta fuori è stellare. Considerando il numero complessivo di gatti ospitati, secondo le stime di fine settembre almeno 510, il costo al mese per il Comune di Roma supera i 60mila euro, 740mila all’anno. Si parla invece di 81mila per quanto riguarda i cani, sempre stando ai dati di settembre 605 animali, per oltre 980mila euro all’anno. C’è poi Avcpp, quasi 4 milioni. Risultato: circa 6 milioni di investimento e canili strapieni.
Erica Dellapasqua
Fonte:" Il Tempo"
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